Chiusure in vetro per balconi e terrazzi

La chiusura in Vetro per balconi e terrazzi, è la soluzione migliore per unire eleganza, risparmio e sicurezza. Un efficace sistema di Chiusura in Vetro per Terrazzi che vi separa dall’ambiente esterno, insonorizzando l’ambiente interno dall’inquinamento acustico esterno, dal freddo e dalle intemperie.

Come funzionano le vetrate a pacchetto:

Le vetrate a pacchetto sono quel tipo di vetrate utilizzate per dividere e chiudere due ambienti, solitamente quello interno da quello esterno, infatti utilizzate sotto tettoie, gazebi, terrazzi e balconi, Tali vetrate hanno la particolarità di potersi aprire totalmente, scorrendo sui binari e andando a formare appunto un pacchetto di vetri sui lati della sala. 

Questo si trasforma in una possibilità minima di ingombro quando le vetrate sono aperte, e nella possibilità di offrire spazi aggiuntivi utilizzabili anche nelle stagioni più fredde, ed evitandone l’entrata di acqua piovana.

Tipologie differenti di vetrate:

Le vetrate che possono essere utilizzate per chiudere il terrazzo, il balcone o un gazebo, possono essere di diverso tipo:

  • Vetrate scorrevoli
  • Vetrate a pacchetto
  • Vetrate fisse

Quanto costa far chiudere un terrazzo?:

I prezzi variano tantissimo in base alla dimensione del terrazzo e a seconda del sistema di chiusura che si vuole utilizzare. Giusto per dare una linea di massima della spesa che si può affrontare, vi possiamo dire che per la chiusura di un balcone standard la spesa può partire da 500 € ed arrivare 2.000 €, in base alle dimensioni del balcone chiuso dal numero di vetrate, dal tipo di vetro (singolo, doppio o triplo) e dal materiale del telaio. Vetreria Morena vi offre solo i prodotti migliori e ve li offre ai prezzi più bassi di sempre, richiedete ora un preventivo gratuito.

È possibile chiudere la veranda o il balcone senza permessi?

Per rispondere a questa domanda bisogna entrare nel dettaglio. Ci sono delle prassi regionali da rispettare per non incorrere in un abuso edilizio.

Quali permessi ci vogliono per costruire una veranda?

La veranda è definita dal Regolamento Edilizio tipo come un “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”.

La veranda quindi è una struttura fissa, duratura, che costituisce un aumento della volumetria dell’edificio oltre che una modifica della sua sagoma, pertanto non rientra nell’elenco delle opere consentite in regime di edilizia libera. Ma è realizzabile solo con il preventivo rilascio del permesso di costruire.

Il primo passo per realizzare una veranda senza richiedere il permesso di costruire è verificare l’esistenza di una volumetria residua dell’immobile considerato oppure la possibilità di aggiungere un ulteriore volume abitativo senza oltrepassare i limiti imposti dal piano regolatore della zona di appartenenza. Il nuovo ambiente deve inoltre rispettare tutti i parametri imposti dal regolamento comunale di edilizia e di igiene per quanto concerne l’illuminazione e l’areazione dello spazio destinato ad uso abitativo.

Una veranda può essere realizzata senza permessi se è considerata una pertinenza, cioè quando è non solo preordinata ad un’oggettiva esigenza dell’edificio principale ed é funzionalmente inserita al suo servizio, ma anche allorquando è sfornita di un autonomo valore di mercato e non comporta un cosiddetto “carico urbanistico” proprio, in quanto esaurisce la sua finalità nel rapporto funzionale con l’edificio principale” (Cons. Stato, sez. II, 22 luglio 2019, n. 5130).

Pergotenda, l’alternativa

Soluzione alternativa: la pergotenda, costituita principalmente dalla tenda quale elemento di protezione dal sole o dagli agenti atmosferici, è qualificata come mero elemento accessorio, necessario al sostegno e all’estensione della tenda, e perciò la sua realizzazione rientra nell’edilizia libera.

Anche nuove forme di copertura con delle lastre in vetro o plexiglas facilmente rimovibili, che non necessitano di una copertura, non richiedono alcun permesso in quanto presentano una struttura mobile o rimovibile.

Anche la tettoia aperta su tre lati non è considerata nuova costruzione, mentre le tettoie chiuse sono ritenute costruzioni, con applicazione del relativo regime giuridico, in considerazione del fatto che, se sono chiuse, non possono più definirsi soltanto “tettoie” bensì veri e propri edifici.

La vetrata panoramica utilizzata a protezione di una veranda è classificata come “sistema di protezione a caratterie stagionale ” o “chiusura temporanea” di partizioni esterne. Può essere anche interpretato semplicemente come un frangivento in vetro. Non determina una variazione della destinazione d’uso del locale che va a proteggere.

Nel condominio, per la chiusura di un balcone trasformandolo, in tutto o solo in parte, in una veranda, non è necessario chiedere l’autorizzazione dell’assemblea, tuttavia, per evitare contestazioni, occorre evitare di compromettere il decoro architettonico dell’edificio ossia l’estetica della facciata, creando disarmonie rispetto alle linee originali del palazzo, tali da comprometterne il valore da un punto di vista architettonico. Inoltre, la veranda non deve pregiudicare il diritto di veduta e di affaccio del condomino al piano superiore.

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